lunedì 18 febbraio 2013

Architettura vs Arte, contemplazione o partecipazione?Appunti di una lezione di Filippo Allison.



La partecipazione in un oggetto di architettura apre una nuova dimensione al Design, l'utente può essere partecipe dell' oggetto, anzi deve essere partecipe, deve utilizzare, toccare, a volte assegnare nuove funzioni, persino migliorare l'oggetto. Ed è qui che nasce il significato fondamentale di una nuova dimensione del progetto data proprio dalla volontà di passare dalla contemplazione alla partecipazione. Per gli oggetti d’arte, per la produzione estetica della “figurazione” hanno funzione produttiva la pittura e la scultura: esse sono tutte e due forme espressive che si legano all’idea della contemplazione perché non ci si può sedere su di un quadro e, quindi, in questo caso, siamo in presenza soltanto della contemplazione di un valore. Anche per la scultura, per quanto si possa tener conto della possibilità di entrare a farvi parte, non c’è niente che vada oltre.
L’architettura ha lo stesso valore estetico, ma lo amplia con l’idea della partecipazione perché se un utente prende in considerazione il disegno di una caffettiera che ha degli attributi particolari, nel momento in cui, poi, va a usarla, crea la potenzialità esistenziale della caffettiera stessa. Allora l’operazione va, automaticamente, verso questa direzione, si assiste a un richiamo di utenza che partecipa al modo di usare le cose perché, queste sono state create per essere utilizzate in svariati modi.  
Oggetti di Design possono diventare Icone dell' arte, ma la loro bellezza sarà data sempre dalla loro funzione.

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