lunedì 2 dicembre 2013

Markies-Built to Move la mutevolezza dello spazio

Progetto realizzato per il concorso “Temporary Housing” del 1986. Ispirato al paravento pieghevole di Charles e Ray Eames, s’inserisce nella questione: “piegare e spiegare, per risparmiare spazio e facilitare il trasporto”. Bohtlingk presentò una struttura simile a una roulotte con le due pareti laterali pieghevoli che, ruotando per un quarto di circonferenza, triplicano la superficie del pavimento e quella della copertura tramite un sistema a ventaglio. Si ottiene, così, una tripartizione degli ambiti: al centro una zona giorno con i servizi e lo spazio attrezzato a pranzo, da un lato la zona notte con copertura opaca e la possibilità di estrarre quattro letti, e dall’altro, il soggiorno con copertura trasparente che può essere lasciata aperta e fungere da porticato. Markies nasce con l’idea di un caravan che, arrivato a destinazione, si espande e, quasi come un parassita, invade lo spazio conformando una vera e propria casa.

“Costruito per spostarsi” è il tema fondante di tutta l’opera dell'architetto olandese Eduard Böhtlingk. Nella sua architettura l'intero concetto di "abitazione" sembra non andare nella direzione della stabilità e della permanenza, ma piuttosto verso la mobilità e mutevolezza dello spazio dell‘abitare: ci vengono in mente il multi-funzionalismo e le famiglie moderne, sempre in rapida evoluzione anche grazie al cambiamento delle condizioni di vita e al progresso tecnologico del secolo scorso che ha fatto si che questo tipo di innovazione sia sempre più importante nella nostra vita. Già nel passato grandi architetti, tra cui Frank Lloyd Wright, Charles e Ray Eames e Ludwig Mies van der Rohe, misero in discussione l'idea di architettura domestica, definendola come un qualcosa di non necessariamente monolitico e fisso, ma in continuo movimento insieme all’uomo che l’abita. Allo stesso tema si dedicò, poi, il Design anticipando e promuovendo i futuri stili di vita in movimento. In questo spirito vivace, detto "Living in Motion“, le caratteristiche degli oggetti ci aiutano nel trasporto degli stessi in tutto il mondo: ricordiamo Joe Colombo con la sua “Mini Kitchen”, dove tutti gli oggetti da cucina erano su ruote come il frigorifero, i fornelli, o l’apriscatole, fino ad arrivare ai giorni nostri dove le abitazioni sono portatili. Un capostipite in tal senso è, per l’appunto, Böhtlingk con i Markies in cui i mobili e le apparecchiature si piegano, si smontano, si possono combinare: si tratta essenzialmente di un caravan mobile che occupa la superficie di nove metri quadrati.
Sulla strada Markies misura 2,20x4,40m; una volta arrivati a destinazione la sua superficie può essere triplicata in pochi secondi grazie ai suoi due lati apribili tramite un sistema elettrico. Entrambe le pareti laterali possono essere piegate verso il basso. Lo spazio è, quindi, diviso in tre zone: al centro vi è la cucina, con sala da pranzo e wc, da un lato il soggiorno con la sua cupola trasparente, che nella bella stagione funge anche da terrazza quando la tenda si alza, e dall’altro la camera da letto, che può essere divisa in unità più piccole, è coperto da una tenda opaca. Questo principio, il cui scopo principale è quello di risparmiare spazio e facilitare il trasporto, è figlio del paravento ideato da Charles e Ray Eames, ordinato da schemi di partizione tradizionale, ma inserito all’interno di un Caravan.

Nessun commento:

Posta un commento