martedì 11 novembre 2014

Qualità della grafica o qualità del progetto?

Come si misura la vera qualità di un progetto oggi? Siamo architetti o siamo disegnatori?
Progettiamo lo spazio o creiamo immagini che incantano le persone e gratificano il nostro ego smisurato?
Dove sono i veri contenuti, la dignità di essere di un progetto. 
Quando guardo i lavori dei miei colleghi e anche di quelli un pò adulti, quelli famosi per intenderci mi pare di rileggere le frasi di Bruno Munari quando diceva che i rubinetti d'oro non hanno alcun senso se l'acqua che vi scorre all'interno è sporca (più o meno). 
Sono convinta che la grafica abbia un valore solo se serve a comunicare un'idea non a mascherare pigrizia di pensiero e mancanza  di contenuti. 

E se così non fosse perdonatemi è solo lo sfogo di chi vede solo strafare e poco saperfare.

E siccome sono solo e mi sento solo una piccola studentessa  di quelle con gli occhi all'aria e la testa sulle nuvole cito chi la storia l'ha fatta*: 


Ora che mi sono rivolto al tuo senso dell’onestà vorrei inculcarti, inculcare a te come a tutti gli studenti di architettura, l’odio per lo “stilismo da tavolo da disegno” che consiste nel coprire un foglio di carta con immagini attraenti, “stili” o “ordini” —questa è moda. L’architettura, invece, è spazio, larghezza,  profondità, altezza, volume e circolazione. Architettura è una concezione della mente. La devi concepire nella tua testa ad occhi chiusi. Soltanto così puoi prendere visione del tuo progetto. La carta è soltanto lo strumento per mettere in ordine l’idea e trasmetterla al committente o al costruttore. Quando grazie alle planimetrie e alle sezioni hai ottenuto un insieme che funziona, gli alzati vengono di conseguenza, e se hai qualche dote come progettista anche i prospetti saranno belli. Ripetilo in ogni maniera che le case servono per abitare ma sappi che sarai un buon architetto soltanto quando i tuoi prospetti funzioneranno. Le proporzioni bastano ma però c’è bisogno anche di molta immaginazione, e più modesto è il problema tanto maggiore è l’immaginazione di cui vi è bisogno. Architettura è organizzazione. TU SEI UN ORGANIZZATORE, NON UNO STILISTA DA TAVOLO DA DISEGNO. 


* Le Corbusier pubblicato su «Focus» n. 1, 1938. il testo originale è in francese ed è corredato da due tavole di disegni a mano libera dell’autore, come appare dal n. 766 di «Casabella», maggio 2008, p. 3.